Il Caolino

Il Caolino e' un minerale silicato delle argille (silicato di idrato di allumina), di aspetto terroso, morbido, untuoso al tatto.

Sulle piante ha numerose proprietà' benefiche, infatti e':

  1. PURIFICANTE
  2. ASSORBENTE
  3. CHELANTE
  4. CICATRIZZANTE
  5. SCHERMANTE
  6. ENERGIZZANTE

Spruzzato sulla parte aerea delle piante, crea una corazza protettiva verso numerose patologie vegetali.

La patina formata, morbida, scivolosa  e con capacita' disidratante infastidisce la mobilita' deli insetti presenti e ostacola l'insediamento dei funghi delle piante (crittogame).

Grazie all'elevato standard di bianco il film tecnologico che lascia sui frutti e sulle foglie e all'assenza di odore, blocca la fuoriuscita dei fitocomplessi delle piante trattate, rendendo difficile il riconoscimento della vegetazione da parte degli insetti parassiti.

Il colore bianco migliora la gestione idrica, in quanto riflette fino al 70% della radiazione solare, infrarossa e ultravioletta, riduce la temperatura delle piante, evitando colpi di calore, l'avvizzimento e  le scottature. Diminuisce la temperatura della chioma migliorando la gestione idrica.

Per migliorare l'irrorazione e quindi la formazione del film tecnologico e' consigliabile l'aggiunta di sapone molle potassico (sapone di Marsiglia per uso botanico), il quale rompendo la tensione delle goccioline irrorare, facilita la continuità' della patina.

Il Caolino e' efficace contro la mosca delle olive, ostacola il moscerino della frutta (drosophila Suzuki), della tignoletta della vite (lobesia botrana), limita la popolazione della cicalina verde e della cicalino gialla della vite, controlla gli attacchi della mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi e la mosca del noce (Rhagoletis completa). Ha un'azione di contrasto contro la cimice asiatica (Halymorpha halis). Valido anche contro il Cinipide galligeno del castagno

Si e' rivelato efficace contro la spaccatura dei frutti, contro il marciume apicale (pomodoro). Previene la rugginosa' e la colorazione dei frutti sulle pomacee. Riduce lo stress idrico e le bruciature fogliari. 

A livello produttivo migliora la qualita' dell'olio aumentando il contenuto di acido oleico e riducendo il quantitativo di acido palmizio e linoleico. Migliora la stabilita' ossidativa.

 

Come funziona il film tecnologico a base di caolino

Il corretto utilizzo del Caolino

Il Caolino e' costituito essenzialmente da caolinite, ossia una polvere di roccia utilizzabile in agricoltura biologica ai sensi del D.M. n.0229771 del 20/05/2022 per l'attuazione del regolamento UE 2018?848 del parlamento e del consiglio Europeo relativo alla produzione Biologica ed e' di LIBERA VENDITA e puo' essere applicato fino a poco prima del raccolto , in quanto primo di periodi di carenza.

Durante gl interventi e' sempre importante dare la giusta importanza alla sicurezza dell'operatore con i DPI (dispositivi di sicurezza individuale) necessari all'attività' di irrorazione, come: occhiali protettivi, guanti, mascherina antipolvere, tuta da lavoro, calzature di sicurezza.

Il prodotto essendo micronizzato finemente si disperde molto bene con ogni attrezzatura, ma in caso di grossi utilizzi, si consiglia di preferire un'attrezzatura completa di agitatore.

 

 

MODALITA' DI PREPARAZIONE

Una volta riempita la cisterna a meta', con l'agitatore in movimento si inizia a versare la polvere di caolino, precedentemente stemperata con acqua, fino alla dispersione completa. Finita l'operazione si completa il riempimento della cisterna. In caso di motopompa o con un'attrezzatura a spalla priva di agitatore bisogna aiutarsi con un bastone e di tanto in tanto dare un'energica agitata, per evitare il depositarsi sul fondo.

Finita la preparazione nella cisterna e' possibile aggiungere anche qualche altro prodotto per migliorare l'efficacia per aver avere un'azione sinergica   nella formazione del film tecnologico.

Esperienze positive si hanno con l'aggiunta di sapone molle, estratto di aglio, estratti a base di alga.

Impiegando un'attrezzatura a motore, durante l'intervento regolare la velocità' di marcia in modo da permettere una bagnatura uniforme e completa. Con un'attrezzatura manuale e con l'ausilio di una lancia, iniziare la copertura dall'interno della pianta e successivamente sulla chioma esterna, regolando la rosa di fuoriuscita ben nebulizzata. Evitando di concentrarsi troppo sulle zone in quanto l'accumulo eccessivo, facilita la perdita di prodotto per scivolamento.

La buona riuscita dell'intervento e' l'irrorazione completa di tutta la chioma, in quanto il caolino ricoprendo tutta la chioma blocca la fuoriuscita dei fitomplessi odorosi che rilascia la  pianta evitando che il parassita lo possa riconoscere; ottimizza la disponibilità' idrica; scherma dai raggi ultravioletti e infrarossi.

Sulle piante da frutto e sull'olivo i  trattamenti vanno iniziati quando il fruttino già' e' di circa 4-5 mm per evitare rallentamenti nelle fasi più' importanti dell'accrescimento.

Su quali colture si puo' impiegare?

Il caolino puo' essere impiegato su:

Olivo, Vite, Melo, Pero, Ortaggi in genere (pomodoro, peperone, melanzane, carciofo, cetriolo, melone, zucca, zucchine, anguria), Agrumi, Piccoli frutti, Colture erbacee, Floricoltura, Vivaismo.

Tra i vantaggi più' evidenti :

Previene la cascola, la rugginosa', la ticchiolatura, la necrosi fogliare, le defogliazioni, le lesioni, le ustioni e il calo produttivo.

Migliora il metabolismo delle piante, l'accrescimento e la colorazione dei frutti in pieno campo e/o in serra (ambiente protetto), macrotunnel, tunnel.

 

Periodo d'intervento

Le olive diventano ricettive all'attacco della mosca, già' con una dimensione di 7-8 mm di diametro e con temperatura superiore a 20 gradi C., ma si consiglii dai intervenire quando la drupa raggiunge una dimensione di circa 4-5 mm, anche se non e' attiva la mosca, per condizionare positivamente l'accrescimento.

Il secondo intervento va ripetuto dopo circa 4 settimane fino a poco prima del raccolto in quanto la mosca e' attiva anche nel mese di ottobre. Una breve pioggia non inficia l'intervento, ma nel caso le piante si dovessero trovare scoperte dalla "corazza" per un forte temporale e' opportuno accorciare la data dell'intervento previsto.

Su tutte le colture e' importante intervenire in prevenzione quindi prima dell'ovideposizione o delle condizioni favorevoli allo sviluppo delle crittogame.

Dose d'impiego

Sulle piante da frutto e dove la cadenza degli interventi e' prevista ogni 4 settimane, si possono effettuare trattamenti con 4-5 kg/100 L di acqua e negli interventi successivi si puo' ridurre a 2,5-3,5 kg/100 L di acqua. Per le piante erbacee e quelle orticole dove gli interventi si faranno ogni 10/15 giorni (per la velocità' di accrescimento) di utilizzeranno 2 kg/100 L di acqua.

Il consumo di acqua e' in funzione dell'ampiezza della chioma. generalmente 1 pianta di olivo si consumeranno circa 2 L di acqua, mentre per colture come la vite generalmente il consumo e' sui 10 q.li/ha.

La nostra proposta con il miglior rapporto qualita'/prezzo

 Busta da 8 kg

 

Busta da 15 kg

 

Busta da 20 kg

Prova e risultati finali fatti con il Caolino 

                                                                             (Prove effettuate dalla facoltà' di agraria Universita' di Torino)